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Il dittatore Daniel Ortega rende illegali le processioni pasquali pubbliche in Nicaragua

Sep 17, 2023

Un blog del Wilson Center

Per ordine del dittatore Daniel Ortega, le processioni pubbliche di Pasqua sono ora illegali in Nicaragua.

Quasi la metà dei nicaraguensi sono cattolici e, secondo il LatinoBarometer, la Chiesa cattolica stessa è l’istituzione più affidabile del paese.

Nel corso degli anni, i membri della Chiesa, compresi sacerdoti e vescovi, si sono espressi a favore dei poveri del Nicaragua. Infatti, quando Ortega salì al potere per la prima volta negli anni ’80, un certo numero di sacerdoti ruppe con la politica ufficiale del Vaticano e ne sostennero l’ascesa. Ma negli ultimi anni, mentre il regime di Ortega ha accumulato e consolidato sempre più potere, e lo ha utilizzato per reprimere il dissenso politico e reprimere i diritti umani e le libertà civili, la Chiesa si è sempre più pronunciata contro le politiche repressive di Ortega.

La situazione è esplosa all’inizio del 2018, quando Ortega ha risposto con la forza brutale alle proteste per lo più pacifiche degli studenti e di altri. Più di 350 manifestanti sono stati uccisi. Alcuni vescovi cattolici hanno cercato di proteggere i manifestanti offrendo loro asilo nelle loro chiese. Altri leader della chiesa tentarono di agire come mediatori nella crisi, una mossa che Ortega vide come una minaccia diretta alla sua leadership e autorità. In risposta, i preti furono picchiati insanguinati e le chiese furono profanate. Da allora, secondo Vatican News, il regime di Ortega ha compiuto quasi 400 attacchi contro la Chiesa e i suoi aderenti, dalla deturpazione di edifici ecclesiastici ad attacchi e arresti. Il regime ha addirittura espulso le Missionarie della Carità di Madre Teresa e ha dichiarato persona non grata il rappresentante del Vaticano presso l'arcivescovo Waldemar Sommertag del Nicaragua.

Quest'anno ha portato solo azioni ancora più dure da parte di Ortega. Ordinò la deportazione di 222 prigionieri politici e contemporaneamente li privò della cittadinanza. Quando il leader della chiesa, il vescovo Rolando Álvarez, si rifiutò di seguire l'ordine di deportazione di Ortega, Ortega infuriato fece accusare il vescovo di tradimento e condannarlo a 26 anni di prigione.

All'inizio di marzo Ortega propose di sospendere i rapporti con il Vaticano e di chiudere l'ambasciata del Nicaragua a Roma. Ciò ha costretto la Santa Sede a chiudere la sua ambasciata a Managua. E ora Ortega ha vietato le veglie pubbliche della Via Crucis e della Pasqua.

Questo blog è stato realizzato con l'assistenza di Carlotta Murrin.